
IMMAGINàLE
Dall'idea alla forma
Immaginàle è una parola usata da filosofi e psicoanalisti e significa "ciò che appartiene al mondo delle immagini interiori".
Non è "immaginario" (che è finto), ma "immaginàle", cioè la dimensione dove il pensiero si fa visione.
TIPOLOGIA:
Corso incentrato sulla scoperta dei linguaggi fotografici: dall'idea, condivisa con il docente, sino alla realizzazione di un progetto che conduce il fotografo verso la propria identità consapevole.
LIVELLO:
medio/avanzato
DURATA:
5 MESI / 10 LEZIONI / Due incontri mensili di 3 ore ciascuno per un totale di 30 ore
COSTO:
€150 mensili
PROSSIMA SESSIONE:
FEBBRAIO 2026
DOCENTE:
Giovanni Cocco
IL CORSO IN BREVE
Questo corso parte da un punto comune a molti fotografi: avere un’idea che sembra interessante, ma non sapere subito come trasformarla in un progetto con una forma chiara. A volte nasce da un’emozione, altre da un dettaglio osservato, altre ancora da una domanda che torna nel tempo. L’intuizione è utile, ma da sola non definisce un percorso.
Il nostro lavoro sarà capire come passare da quell’input iniziale a qualcosa di costruito. Serve metodo, serve analisi, serve capire quali scelte visive possono far crescere l’idea e quali, invece, la deviano. È un equilibrio tra impulso e ragionamento: ciò che ti colpisce e ciò che sai di dover strutturare.
La fotografia entrerà subito nel processo. Scattare fin dall’inizio permette di vedere se la direzione regge, se l’idea trova una forma concreta, se il linguaggio scelto funziona. Useremo prove, tentativi, editing e sequenza come strumenti per orientare lo sviluppo del progetto.
Il linguaggio fotografico verrà affrontato in modo dinamico. Non come un elenco di regole, ma come una serie di possibilità che aiutano a dare coerenza alle immagini e a costruire un racconto leggibile.
Alla fine del percorso, ogni partecipante arriverà a un progetto definito, nato da un’intuizione ma costruito attraverso scelte consapevoli: un lavoro che ha una forma, un ritmo e un motivo per esistere.
COM'E' STRUTTURATO
Questo corso parte da un punto comune a molti fotografi: avere un’idea che sembra interessante, ma non sapere subito come trasformarla in un progetto con una forma chiara. A volte nasce da un’emozione, altre da un dettaglio osservato, altre ancora da una domanda che torna nel tempo. L’intuizione è utile, ma da sola non definisce un percorso.
Il nostro lavoro sarà capire come passare da quell’input iniziale a qualcosa di costruito. Serve metodo, serve analisi, serve capire quali scelte visive possono far crescere l’idea e quali, invece, la deviano. È un equilibrio tra impulso e ragionamento: ciò che ti colpisce e ciò che sai di dover strutturare.
La fotografia entrerà subito nel processo. Scattare fin dall’inizio permette di vedere se la direzione regge, se l’idea trova una forma concreta, se il linguaggio scelto funziona. Useremo prove, tentativi, editing e sequenza come strumenti per orientare lo sviluppo del progetto.
Il linguaggio fotografico verrà affrontato in modo dinamico. Non come un elenco di regole, ma come una serie di possibilità che aiutano a dare coerenza alle immagini e a costruire un racconto leggibile.
Alla fine del percorso, ogni partecipante arriverà a un progetto definito, nato da un’intuizione ma costruito attraverso scelte consapevoli: un lavoro che ha una forma, un ritmo e un motivo per esistere.
Il corso combina lezioni teoriche con esercitazioni pratiche. Durante la fase pratica del corso, gli studenti saranno coinvolti direttamente nella generazione di un’idea, che potrà essere nuova o un progetto già in fase di sviluppo. Insieme si analizzerà come affrontarla e concretizzarla visivamente, lavorando per trovare la migliore forma di traduzione visiva che rispecchi l’essenza dell’intuizione iniziale. Questo confronto creativo sarà un momento centrale del percorso, stimolando lo scambio di idee e il lavoro collettivo per affinare le capacità progettuali di ciascun partecipante.
Durante il percorso verranno presi in esame i seguenti argomenti:
Fonti di ispirazione a stimolo creativo
Verranno esaminate le modalità attraverso cui trovare e coltivare le idee, partendo dalle esperienze personali, dalla cultura visiva e dall’osservazione del mondo.
Sviluppo del pensiero critico
Si imparerà a valutare l’originalità delle proprie idee fotografiche, identificandone i punti di forza e le possibili aree di miglioramento.
Traduzione dell'idea in fotografia
Si passerà dalla teoria alla pratica, esplorando tecniche per rendere tangibile un concetto astratto. Questo include l’utilizzo di strumenti utili all’organizzazione e pianificazione del percorso fotografico.
Progetti fotografici di successo
Si analizzeranno casi studio internazionali, osservando come grandi autori hanno trasformato le loro idee in realtà, affrontando le sfide del processo creativo.
Creazione di una visual identity
Si approfondirà come costruire un’identità visiva coerente e consapevole, che sia capace di comunicare non solo un messaggio, ma anche un valore distintivo.
GIOVANNI COCCO
Giovanni Cocco (Sulmona, Italia 1973), è un artista visivo, un fotografo poliedrico. Il suo stile e i suoi vari concetti, frutto della sua continua ricerca e ispirazione, passano attraverso diversi mezzi tecnici della fotografia, che diventano nelle sue mani potenti canali di comunicazione del suo modo di vedere. Ha sempre avuto una grande varietà di temi da catturare, di fronte a un confine sempre diverso; tra il 2016 e il 2021 ha prodotto quattro monografie: Monia (2016, self publishing), Burladies (2018, self publishing), Displacement (2021, Postcart), Naples (2022, MareVerlagh). Dopo molti anni trascorsi sulle più grandi riviste e quotidiani nazionali e internazionali (L’Espresso, La Repubblica, L’Internazionale, Newsweek, Mare, Le Monde, National Geographic, Bloomberg business, Financial Times, D la repubblica delle donne, Vanity Fair, IO Donna, CNN World e altri), durante i quali è entrato a far parte di VII International Agency (2010 – 2012), ha focalizzato se stesso e il suo lavoro su una diversa prospettiva delle questioni sociali, un input introspettivo verso temi antropologici. Una selezione dei premi e delle sovvenzioni di Cocco include: Emerging Photographer Fund (2012, Burn Magazine e Magnum Foundation), American Photography Award (2013, 2014), PDN, (2015, Photo Annual) Reminders Photography Stronghold (2015, Giappone), Fedrigoni Top Award (2017, Italia). I lavori di Giovanni Cocco sono stati presentati come installazioni e/o mostre in festival, gallerie, fiere e musei in tutto il mondo, tra cui Art Basel Scope Miami, ZonaMaco foto, Città del Messico, MART - Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e MACRO, Museo d'arte moderna e contemporanea di Roma.